Bologna, 12 aprile 1019
Il Dottor Cincotti, presidente del gruppo GeneGIS GI ci illustra, in un intervista rilasciata durante il GeneGIS GI Day, quali sono le ragioni e gli obiettivi che lo hanno spinto a investire nel nostro settore.
Dottor Cincotti, Lei è stato il principale animatore di questo nuovo progetto imprenditoriale, nato dalla fusione di quattro Aziende storiche del settore G.I.S. In qualità di Socio di maggioranza nonché Presidente di GeneGis GI, quale spazio di mercato vi proponete di occupare nel panorama delle nuove tecnologie digitali e delle applicazioni di informatica per il territorio?
Quando ho deciso di investire nel settore delle nuove tecnologie digitali e dell’ICT applicata al monitoraggio e al controllo del territorio, avevo un obiettivo concreto e una chiara ambizione:
riunire in un unico soggetto industriale la capacità di conoscere e utilizzare le innovative tecnologie di telerilevamento e GIS, con la possibilità di valorizzare i dati ottenuti per realizzare prodotti e offrire servizi a 360°, sia per il pubblico sia per il privato, tanto sul suolo nazionale quanto per l’estero.
Inizialmente, il fattore che mi ha convinto a seguire questa strada è stata la consapevolezza che, soprattutto in Italia, non esisteva ancora un leader industriale in grado di proporre “in maniera competitiva e sostenibile” una piattaforma verticale fortemente integrata di GIS e tecnologie innovative di telerilevamento
Questa visione si basava sulla certezza di essere in grado di proporre una forte efficacia e una grande dinamicità in grado di rispondere alla crescente domanda di prodotti e servizi nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, della logistica, etc., provenienti sia dalla Pubblica Amministrazione sia dai sempre crescenti clienti privati.
A oggi, questa mia intuizione, si sta tramutando sempre più in certezza; la mia convinzione è tale che ho deciso di accelerare il processo di convergenza delle tecnologie attualmente presenti nelle due realtà operative del Gruppo, ossia l’aggregazione societaria tra GeneGIS GI e Mapsat.
Oggi, altri competitor stanno muovendo i prima passi cercando di inserirsi in questo settore, ma essi, deficitando di componenti determinanti della filiera, del know-how e soprattutto della nostra dinamicità e competenza, non potranno garantire i nostri risultati di altissima qualità e le nostre tempistiche ridotte.
Questo è il motivo per il quale i competitor ci cercano e ci coinvolgono, ma il ruolo di sub-contractor ci limita, ci comprime e svilisce ingiustamente le potenzialità che la nostra squadra sarebbe in grado di mettere in campo, senza alcun timore reverenziale, sia in ambito nazionale sia a livello internazionale.
Quali sono, secondo il suo giudizio, i principali fattori chiave di successo su cui fare leva per un’Azienda come GeneGis GI?
Le Piccole e Medie Imprese, di qualunque settore esse siano, se volessero competere a livello mondiale dovrebbero approcciare i mercati esteri con servizi product-based destinati a nicchie di mercato, i cui costi di proposizione e di after-sales, dovranno essere sempre più contenuti. La differenza in questo caso la faranno le soluzioni tecnologiche, l’affidabilità, i costi ma soprattutto la FIDUCIA.
Con fiducia intendiamo la capacità di consolidare relazioni e referenze che Noi in parte abbiamo già, ma che dovremmo valorizzare al meglio con una policy più efficace e connessa ai network decisionali del business internazionale.
Che peso avrà nel vostro progetto imprenditoriale l’obiettivo dell’internazionalizzazione? Ci sono dei mercati esteri a cui guardate con maggiore interesse? Se si, quali?
E’ uno dei pilastri iniziali che mi hanno spinto a investire in Italia, non solo nel settore specifico di cui stiamo parlando ma anche, e in misura più massiccia, in quello farmaceutico e diagnostico.
Io stesso mi sento un ibrido: metà italiano e metà cittadino del mondo. Dico questo in quanto, la mia lunga esperienza sui mercati internazionali, che vanno dalla Cina agli Stati Uniti, la mia cittadinanza italiana e la mia residenza ginevrina, mi fanno davvero sentire un italiano cittadino del mondo.
Infatti, sono sempre stato consapevole delle capacità tecnologiche esistenti in Italia e del grande potenziale che NOI italiani riusciamo a esprimere nei mercati esteri. Creato il backbone tecnico in Italia ed essendoci fatti le ossa sul nostro difficile mercato interno, l’imperativo sarà poi uscire dai nostri confini nazionali e trovare grosse soddisfazioni nei mercati mondiali.
Certamente la mia attenzione è rivolta ai mercati che potrebbero facilmente accogliere le nostre expertises, come ad esempio il Medio Oriente e i paesi della fascia mediterranea; questa mia convinzione deriva dal fatto che la nostra Penisola, date le caratteristiche geografiche e culturali, potrebbe facilmente fungere da ponte tra l’Europa del Nord e il continente africano, offrendoci la possibilità di lavorare in futuro sempre di più sul Near-real Time.
Come riassumerebbe, con uno slogan o in pochissime parole, la “missione aziendale” di GeneGis GI?
“Vediamo il mondo per voi! Vi daremo soluzioni efficaci, sostenibili e intelligenti!”